I rapini non sono i bulbi di rapa, sono le cime di rapa, semplici foglie note anche come pulezze. Questo è il contorno ideale per la carne di maiale ed anche il più semplice perché a Firenze, oltre alle "palle" di spinaci e di bietole già cotte, si trovano anche quelle di rape, pronte per essere saltate in padella con olio e aglio. Anch'io sono d'accordo con Leo Codacci, dal cui libro "Civiltà della tavola contadina" è tratta la ricetta, il pepe non ci sta bene, e probabilmente sarà già pepata la pietanza che le rape accompagneranno! - 700 gr di cime di rapa
- 5 cucchiaiate di olio di oliva
- 2 spicchi d’aglio
- sale
Per quattro persone scegliete una quantità di rape tanto che dopo avere tolto le foglie dure ne rimangano circa 6 o 7 etti a disposizione. Dopo averle bene lavate, più e più volte, farle lessare in acqua da salare mentre bolle. Scolare le cime ora cotte e, dopo averle un po' tritate, metterle in una grossa padella di ferro ove si saranno già messi l'olio d'oliva e gli spicchi d'aglio finemente tritato. Lasciate insaporire e portare a fine cottura lentamente. Io non ci vedo bene il pepe ma qualcuno ce lo mette. Siete padroni di fare quello che volete. Io, ripeto, non ce lo metto. |