|    La Toscana non è famosa per le pastasciutte ma alcuni primi piatti di pasta ci sono. Questi maccheroni sono fatti con una pasta un po' particolare: non sono i maccheroni classici di grano duro ma sono dei quadrati di pasta di 7-10 cm di lato tagliati da una sfoglia fatta con farina, acqua e poche uova. Sembrano un po' delle lasagne, e in effetti il piatto viene passato in forno prima di andare in tavola. La ricetta è tratta dal libro di Paolo Petroni "Il grande libro della vera cucina toscana".         per 4 persone    - pasta fresca tagliata in grossi quadrati gr 600
 - un "ocio" (oca bianca)
 - prosciutto grasso e magro gr 100
 - una cipolla
 - una carota
 - un gambo di sedano
 - pomodori maturi o "pelati" gr 300
 - brodo di carne
 - burro gr 50
 - parmigiano grattato
 - pangrattato
 - noce moscata
 - olio d'oliva
 - sale
 - pepe
 
         Tagliate a pezzi l'oca e mettetela in un tegame insieme agli odori tritati, il prosciutto anch'esso tritato e un paio di cucchiai d'olio.    Salate, pepate, profumate con noce moscata e fate rosolare a fuoco vivo per una decina di minuti.    Unite quindi i pomodori e proseguite nella cottura bagnando ogni tanto con poco brodo.    Dopo circa un'ora aggiungete anche il fegato dell'oca tritato e tenete sul fuoco altri 10 minuti.    Togliete i pezzi d'oca e con il sugo condite i maccheroni (quadrati di pasta fresca di circa 10 cm di lato).    Metteteli a strati, con il sugo e parmigiano in una teglia imburrata.    Terminate con sugo, parmigiano mescolato a poco pangrattato e con fiocchetti di burro.    Passate in forno per 5 minuti prima di servire.    Nota    Questo è un piatto tradizionale dell'Aretino e del Senese.    Veniva preparato tra la fine di giugno e i primi di luglio in occasione della festa che si faceva sull'aia durante la battitura del grano.    L'oca, qui chiamata "ocio", veniva consumata successivamente come secondo piatto.    L'oca è un po' pesante e grassa, per questo in Toscana c'è il detto: "Dell'oca, mangiane poca"!      |