La ricetta è tratta dal libro "La cucina di casa mia" di Zenone Benini. Se i grumoli teneri di cavolo nero non fossero disponibili è possibile utilizzare i normali mazzi considerando però che è bene eliminare i gambi delle foglie esterne altrimenti i tempi di cottura non tornano. per 6 commensali Se la panzanella [...] è la pietanza estiva della nostra gente di campagna, questa ne è quella invernale. Mettete a cuocere nell'acqua salata bollente 6 grumoli (si chiamano così) di cavolo nero: circa un chilo. Vi ci vorrà mezz'ora prima che sian cotti. In questo mentre preparate 6 fette alte un dito di pane di campagna: e che sian da "pane a pane" come dicono nel contado, volendo significare che siano grandi come il pane. Varrebbe a dire che sian tutte contornate dalla crosta. Fate abbrustolire queste fette, strusciatele con uno spicchio d'aglio (ne consumerete più d'uno) dalle due parti e, quindi, dopo averle inzuppate nell'acqua dove bolle il cavolo, disponetele in bell'ordine in un vassoio. Quando il cavolo sarà cotto, sgrondatelo alquanto e mettetene un grumolo su ciascuna fetta, che ne rimarrà completamente coperta. Condite generosamente con olio d'oliva vergine, pepe nero e un briciolino di sale. C'è più di un ghiotto di questo rozzo mangiare. |